Rimanete, vi prego, rimanete qui.
Non vi alzate!
Avete voi bisogno di luce?
No.
Fate che questo sogno duri ancora.
Vi prego: rimanete!
[ ... ]
La sera
Song Cycle by Francesco Paolo Tosti (1846 - 1916)
1. Rimanete, vi prego, rimanete qui  [sung text checked 1 time]
Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
See other settings of this text.
Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Garrett Medlock) , copyright © 2020, (re)printed on this website with kind permission
2. Ci ferirebbe forse, come un dardo, la luce  [sung text checked 1 time]
[ ... ]
Ci ferirebbe forse, come un dardo, la luce.
Troppo lungo è stato il giorno: oh, troppo.
Ed io già penso al suo ritorno con orrore.
La luce è come un dardo!
Anche voi non l'amate; è vero?
Gli occhi vostri, nel giorno, sono stanchi.
Pare quasi che non possiate sollevare le palpebre,
Su quei dolorosi occhi;
E nulla, veramente, nulla è più triste
De l'ombra che le ciglia immote
Fanno talvolta a sommo de le gote
Quando la bocca non sorride più.
Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
See other settings of this text.
Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Garrett Medlock) , copyright © 2020, (re)printed on this website with kind permission
3. Ma chi vide più larghi e più profondi  [sung text checked 1 time]
Ma chi vide più larghi e più profondi occhi dei vostri, se incominci il sole a morire? Quale anima si duole fascinata da abissi più profondi? Io non conosco, veramente, cosa che somigli a quel lento dilatarsi ne la sera: - non gli astri in alto apparsi, non i fiori. Non so nessuna cosa.
Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
Go to the single-text view
Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]4. E quale cosa eguaglia ne la vita  [sung text checked 1 time]
E quale cosa eguaglia ne la vita del mio spirito l'estasi e il terrore che m'invadono? Il mio corpo non muore, e pur sembra ch'io viva oltre la vita! Sembra che in ciel l'innaturale forma con la sera divina si congiunga, poi che l'immensa ombra del ciel prolunga i tuoi capelli in una sola forma, in una sola onda, in un solo fiume misterioso che con un suo largo giro m'avvolge e trae nel suo letargo dando l'oblìo come l'antico fiume.
Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
Go to the single-text view
Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]5. Piangi, tu che hai nei grandi occhi la mia  [sung text checked 1 time]
Piangi, tu che hai nei grandi occhi la mia anima ed in cui palpita il mio cuore segreto, o tu, sorella del Dolore, sorella de la Sera, unica mia. Per consolarmi in ore di tristezza io ti creai de la più pura essenza, fantasma immarcescibile, ma senza consolare la mia vera tristezza!
Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
Go to the single-text view
Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]