by Giannina Milli (1825 - 1888)
L'ultimo Canto di Saffo
Language: Italian (Italiano)
Ed ancor del tuo fato infelice Fia che suoni il mio povero canto, Ed ancora una stilla di pianto Per te, o Saffo, dal cor verserò. Per te incauta, che, infida alla gloria, Fosti cinta d' indegne ritorte, « Ed or solo dal gelo di morte « Speri estinta la fiamma di amor. » Sul funesto di Leucade sasso, Al cui pie l' onda irata s' infrange, Fra una turba che palpita e piange Sordi Numi invocando per te; Io ti veggo col crine disciolto, Con le guance mestissime e smorte... « Ahi soltanto dal gelo di morte « Speri estinta la fiamma di amor! » Oh tacete! ... sul lauro immortale, Sulla cetra il suo sguardo si posa... Di quell' anima ardente e amerosa Essi un giorno tur premio e desir; Oh tacete!... nell' estro già sente Le potenze dell' anima assorte Come cigno vicino alla morte Scioglie l' ultimo canto di amor! ... -- -- O gentil, melanconica luna, E voi stelle amorose, salvete! Voi, cui spesso le tenere e liete Mie canzoni rivolsi dal cor; Voi, che luce pioveste e armonia Su quest' alma ai celesti consorte, Rischiarate quest' ora di morte Con un ultimo raggio di amor! Nel delirio dei carmi rapita Le bellezze intravidi del cielo; Poi nel mondo lo spirito anelo Di quel bello una immago cercò; Di quel bello che, ohimè, contendeva Al mio volto adirata la sorte... Ah perchè non mi colse la morte Pria che ardessi nel foco d' amor?... Era bello, qual Sole nascente, Il garzone che il petto mi accese, Il suo sguardo qual strale discese Nel mio petto e per sempre il [feri]1; Ma era crudo, bugiardo, e le gioie Sospirate fur labili e corte; E fu infausto decreto di morte Il mio primo sospiro di amor. Che giovommi l' alloro acquistato Nella prova sublime del canto? E che il plauso ed il nobile vanto Delle greche commosse città?... Nell' ebbrezza del colto trionfo Tese amor l' arti perfide e accorte... Spenga dunque agghiacciata la morte Questa fiamma vorace di amor! Schiudi, o mare, i tuoi gorghi, ed accogli L' abbattuto ed inutil mio frale, E voi, stelle, lo spirto immortale Accogliete nel lucido sen. E si eternin le voci che estreme Dal mio labbro tremante fur porte: « Che soltanto dal gelo di morte « Spero estinta la fiamma di amor! » Disse, e schiuse ad un tratto le braccia, Si slanciò dalla rupe funesta; Per tre volte la candida vesta Sopra l' onda sconvolta appari. Poi d' ognuno le luci atterrite Da quel loco funesto fur torte; E di Saffo piangendo la morte Imprecare l' infausto suo amor.
L. Bordèse sets stanzas 7-9, 11-13, 15-16
Confirmed with Poesie di Giannina Milli, Firenze, Felice le Monnier, 1862, pages 117-119.
1 Bordèse: "piagò"
Text Authorship:
- by Giannina Milli (1825 - 1888), "L'ultimo canto di Saffo", subtitle: "Canto con intercalare e rime obbligate", written 1858 [author's text checked 1 time against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Luigi Bordèse (1815 - 1886), "L'ultimo Canto di Saffo", subtitle: "Scena drammatica", stanzas 7-9,11-13,15-16 [voice and piano], Paris: Choudens [text verified 1 time]
Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]
This text was added to the website: 2014-02-19
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