by Giovanni Emanuele Bidera (1784 - 1858)
Notte d'orrore!... Di tremendi auguri
Language: Italian (Italiano)
Notte d'orrore!... Di tremendi auguri fatto segno son io. Freme il ciel, freme il mare, voci cupe e lontane odo gridare... Tombe degli avi miei quivi sepolti, siete voi che chiamate? E sia! Io morirò degno di voi. ~ Ma tu resti, o infelice, fra sospetti funesti, fra ingiurie, sola, a piangere tu resti! Io ti veggio; or vegli e tremi, conti l'ore, o sventurata! Ed ogni ora che è suonata ti par l'ultima per me. Ah! Se ver fia quel che temi, trovi almen pietoso un core che: felice, dica, ei muore, se potea morir per te. Battono tre ore Questa è l'ora. ~ una mano di fuoco par che il core m'afferri e che m'arda: a quel suon ogni pianto dia loco, e lo sdegno sottentri al dolor. (guardando dietro la chiesa) Pur non giunge: cotanto egli tarda! Egli? Il dubbio comincia agitarmi... No! Alcun vien; forse è desso. Sì: parmi. Egli è desso, e mi cerca. ~ Oh furor! Mi tornano presenti gli scellerati accenti: vedrai qual dian risposta le spose dei Falier'... Vedrai che sangue costa l'insulto al menzogner! Per lei snudiam la spada, ed a pugnar si vada. Un vel, dolce memoria! mi posa sovra il cor. M'è pegno di vittoria, Elena, e di valor.
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- by Giovanni Emanuele Bidera (1784 - 1858) [author's text not yet checked against a primary source]
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