by Gaëtano Rossi (1774 - 1855)
Eccomi alfine in Babilonia. ~ È questo
Language: Italian (Italiano)
Eccomi alfine in Babilonia. ~ È questo di Belo il tempio. ~ Qual silenzio augusto più venerando ancor rende il soggiorno della divinità! ~ Quale nel seno a me, guerrier, nudrito fra l'orror delle pugne, ora si desta, del nume formidabile all'aspetto, insolito terror, sacro rispetto! ~ E da me questo nume che può voler? Morendo il genitore qui m'inviò: segreto cenno di Semiramide mi chiama rapido alla sua reggia... ed anelante ad Azema, al su' ben l'ardente core qui volava sull'ali dell'amore. Ah! quel giorno ognor rammento di mia gloria e di contento che fra barbari potei vita e onore a lei serbar. L'involava in queste braccia al suo vile rapitore; io sentia contro il mio core il suo core palpitar. Schiuse il ciglio, mi guardò... Mi sorrise... sospirò... Oh! come da quel dì tutto per me cangiò! Quel guardo mi rapì quest'anima avvampò... Il ciel per me s'aprì, amore m'animò... d'Azema, e di quel dì scordarmi io mai saprò.
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- by Gaëtano Rossi (1774 - 1855), no title [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Gioacchino Antonio Rossini (1792 - 1868), "Ah! quel giorno ognor rammento", 1823, first performed 1823. [ sung text not yet checked against a primary source]
Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]
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