by Anonymous / Unidentified Author
Va dimanda al mio pensiero
Language: Italian (Italiano)
Va, va dimanda al mio pensiero dove sempre o stassi o va. Ti dira' o che posi o che s'en vola sempre innanzi al mio bei sole et in lui trova sol nido e sentiero. Va dimanda al mio pensiero. Pensier, la verita'! Tu che t'en vai sempre intento in sua belta' quel tesoro, che fa? Vacille sovente s'appaga si pente d'usarmi pieta' Pensier, la verita'. Ma lasso, e tu non parlil Con subito rossore imporpori le guance e reo t'accusi, ahi che questi son usi di messaggeri infausti che stimano mercede tacer nuntio dolente per non produr la morte per non aprir la tomba a chi lo sente. No, no, non temer parla chiaro. Un'anima avvezza a stratio e fierezza il suo stabil tormento ha per riparo. Sciogli pur la favella e parla chiaro. Metallo poch'anzi tolto da centro ov'era sepolto a poco a poco a forza di foco diventa acciaro. Io piu' non sento offese insensato al dolore il duol mi rese.
Authorship:
- by Anonymous / Unidentified Author [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Gian Giacomo Carissimi (1604? - 1674), "Va dimanda al mio pensiero", cantata [text verified 1 time]
Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]
This text was added to the website: 2009-01-17
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