Se’l viver nostro è breve oscuro giorno
Press’a l’eterno, e pien d’affronti e mali,
E più veloci assai che venti o strali
Ne vedi ir gli anni e più non far ritorno
Alme, che fai? che non ti miri intorno,
Sepolta in cieco error tra le mortali
Noiose cure? e poit ti son date le ali
Da volar a l’eterno alto soggiorno,
Scuotile, trista ch’è ben tempo hormai
Fuor del visco mondan ch’è si tenace;
E le dispiega al ciel per dritta via :
Ivi è quel sommo ben ch’ohni huom desia;
Ivi’lverro riposo; ivi la pace
Ch’indarno tu quagiù cercando vai.