Vado a pugnar contento, idolo del mio cor, fra cento spade e cento avrò sul labbro ognor la mia tiranna. Dunque deponi ormai la pena tua crudel; pensa che il tuo fedel, no, non t'inganna.
Armida
Opera by (Franz) Joseph Haydn (1732 - 1809)
1. Vado a pugnar contento
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]2. Se dal suo braccio oppresso
Se dal suo braccio oppresso cadrà il nemico audace, credimi, il regno istesso, il regno io cederò.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]3. Se pietade avete, oh numi
Se pietade avete, oh numi, del mio duol, delle mie pene, voi rendetemi il mio bene, voi serbate a me quel cor. Io che tutti un dì sprezzai, quale affanno or sento, oh dio! La catena ho al piede anch'io per trofeo del crudo amor.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]5. Dove son? Che miro intorno?
Dove son? Che miro intorno? Son di Lete sulle sponde, o son questi i rai del giorno? Il pensier mi se confonde… sento l’alma ad agitar.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]6b. Se tu seguir mi voui
Se tu seguir mi voui, non dubitar d’inganni, fidati, e lascia poi ogn’ altra cura a me. Sgombra per or dal seno il vano tuo sospetto, sicché tu vegga almeno quel ch’ io farò per te.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]8. Tu mi sprezzi, e mi deridi
Tu mi sprezzi, e mi deridi, non t’ affidi al mio consiglio, e t’ affretti a quel periglio, che vicin forse non è. Pieta sento del tuo stato, ché l’errore non comprendi, ma tu ingrato, tu mi rendi troppo barbara mercé.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]9. Ah, si plachi il fiero nume
Ah, si plachi il fiero nume, che funesta i regni tuoi; ed eterna sia fra noi sicurezza ed amistà. Vede il ciel di nostre imprese, di nostr’ armi il giusto zelo; se c’ inganni, forse il cielo nostro vindice sarà.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]10. Teco lo guida al campo
Teco lo guida al campo: chiedi se più ti piace, torni fra noi la pace, rieda un sincero amor. Della virtude il campo, che in questo sen risplende, amico a voi mi rende, fa' ch'io v'ammiri ancor.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]11b. Cara, è vero, io son tiranno
Cara, è vero, io son tiranno nel doverti abbandonar. Tanto amore e tanto affanno già mi fanno vacillar. Ma il dover, la gloria, il fato, la mia fede… Oh dio ! Non so… Se la lascio, io sono ingrato…. Se qui resto… ah, no si può. Giusti dèi, che fiero istante il dovermi allontanar. Chi mai vide un core amante tante pene a sopportar?
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]12b. Odio, furor, dispetto
Odio, furor, dispetto, dolor, rimorso e sdegno vegnon nel punto estremo tutti a squarciami il petto; ardo, deliro, e fremo, ho cento smanie al cor.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]13. Prence amato, in questo amplesso
Prence amato, in questo amplesso del mio cor ricevi un pegno; va’, trionfa di te stesso e dell’ arti dell’ amor. Già dell’ armi al chiaro segno risuonar s’odon le sponde; e dia l’eco che risponde nuovo invito al tuo valor.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]15b. Toma pure al caro bene
Toma pure al caro bene, che t’ aspetta in queste piante, non guerrier, ma torna amante le sue pene a consolar. Questo cielo e questo bosco pià finora oscuro e fosco or riveste un lieto aspetto i tuoi passi a secondar.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]16b. Ah, non ferir: t’ arresta
Ah, non ferir: t’ arresta, passami prima il core, ti muova il mio dolore, abbi di me pietà.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]17b. Dèi pietosi, in tal cimento
Dèi pietosi, in tal cimento par che machi il mio valor. Ah non so, se quel ch’ io sento sia viltade o sia timor. Ma si vinca ormai da forte; no m’ involi alcun la palma. Ah ch’ io gelo… Manca l’ alma, agitar mi sento il cor. Dèi pietosi ! Manca l’ alma, agitar mi sento il cor.
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- by Nunziato Porta (flourished c1770-1793)
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Researcher for this page: Laura Prichard [Guest Editor]