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La Cenerentola

Opera by Gioacchino Antonio Rossini (1792 - 1868)

[No title]
 (Sung text for setting by G. Rossini)
 Matches base text

Language: Italian (Italiano) 
(bieco in volto, esce in berretto da notte e veste da camera)
Miei rampolli femminini,    
vi ripudio; mi vergogno!
(ricusando di dar loro a baciar la mano)
Un magnifico mio sogno
mi veniste a sconcertar.
(osservandole)
(Come son mortificate!
Degne figlie d'un barone!)
(Clorinda e Tisbe ridono quando non le guarda)
Via: silenzio, ed attenzione.
State il sogno a meditar.
Mi sognai fra il fosco, e il chiaro
un bellissimo somaro;
un somaro, ma solenne.
Quando a un tratto, oh che portento!
Su le spalle a cento a cento
gli spuntarono le penne,
ed in alto, fsct, volò!
Ed in cima a un campanile
come in trono si fermò.
Si sentiano per di sotto
le campane a sdindonar...
Col cì cì, ciù ciù, di botto
mi faceste risvegliar.
Ma d'un sogno sì intralciato
ecco il simbolo spiegato.
La campana suona a festa?
Allegrezza in casa è questa.
Quelle penne? Siete voi.
Quel gran volo? Plebe, addio.
Resta l'asino di poi?
Ma quell'asino son io;
chi vi guarda vede chiaro
che il somaro è il genitor.
Fertilissima regina
l'una e l'altra diverrà;
ed il nonno una dozzina
di nepoti abbraccerà.
Un re piccolo di qua:
un re bambolo di là,
e la gloria mia sarà.

Composition:

    Set to music by Gioacchino Antonio Rossini (1792 - 1868), no title, from opera La Cenerentola

Text Authorship:

  • by Jacopo Ferretti (1784 - 1852), no title

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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]

[No title]
 (Sung text for setting by G. Rossini)
 Matches base text

Language: Italian (Italiano) 
Sia qualunque delle figlie    
che fra poco andrà sul trono,
ah! non lasci in abbandono
un magnifico papà.
Già mi par che questo e quello,
conficcandomi a un cantone
e cavandosi il cappello,
incominci: sor barone:
alla figlia sua reale
porterebbe un memoriale?
Prende poi la cioccolata,
e una doppia ben coniata
faccia intanto scivolar.
Io rispondo: eh sì, vedremo.
Già è di peso? Parleremo,
da palazzo può passar.
Mi rivolto: e vezzosetta,
tutta odori e tutta unguenti,
mi s'inchina una scuffietta
fra sospiri e complimenti:
baroncino! Si ricordi
quell'affare, e già m'intende;
senza argento parla ai sordi.
La manina alquanto stende,
fa una piastra sdrucciolar.
Io galante: occhietti bei!
Ah! per voi che non farei!
Io vi voglio contentar!
Mi risveglio a mezzo giorno:
suono appena il campanello,
che mi vedo al letto intorno
supplichevole drappello:
questo cerca protezione;
quello ha torto e vuol ragione;
chi vorrebbe un impieguccio;
chi una cattedra ed è un ciuccio;
chi l'appalto delle spille,
chi la pesca dell'anguille,
ed intanto in ogni lato
sarà zeppo e contornato
di memorie e petizioni,
di galline, di sturioni,
di bottiglie, di broccati,
di candele e marinati,
di ciambelle e pasticcetti,
di canditi e di confetti,
di piastroni, di dobloni,
di vaniglia e di caffè.
Basta basta, non portate!
Terminate, ve n'andate?
Serro l'uscio a catenaccio.
Importuni, seccatori,
fuori fuori, via da me.

Composition:

    Set to music by Gioacchino Antonio Rossini (1792 - 1868), no title, from opera La Cenerentola

Text Authorship:

  • by Jacopo Ferretti (1784 - 1852), no title

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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]

[No title]
 (Sung text for setting by G. Rossini)
 Matches base text

Language: Italian (Italiano) 
Sventurata! mi credea  
comandar seduta in trono.
Son lasciata in abbandono
senza un'ombra di pietà.
Ma che serve! tanto fa:
sono alfine giovinetta,
capitar potrà il merlotto.
Vo' pelarlo in fretta in fretta,
e scappar non mi potrà.
Un marito, crederei,
alla fin non mancherà.

Composition:

    Set to music by Gioacchino Antonio Rossini (1792 - 1868), no title, from opera La Cenerentola

Text Authorship:

  • by Jacopo Ferretti (1784 - 1852), no title

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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]
Total word count: 446
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