by Anonymous / Unidentified Author
Ah stigie larve! Ah scellerati spettri Matches base text
Language: Italian (Italiano)
Ah stigie larve! Ah scellerati spettri, che la perfida donna ora ascondete, perché al mio amor offeso al mio giusto furor non la rendete? Ah misero e schernito, l'ingrata già m'ha ucciso! Sono lo spirto mio da me diviso sono un'ombra, e qual ombra adesso io voglio varcar là giù ne' regni del cordoglio. Ecco la stigia barca. Di Caronte a dispetto già solco l'onde nere: ecco di Pluto le affumicate soglie, e l'arso tetto. Già latra Cerbero e già dell'Erebo ogni terribile squallida furia se n' viene a me. Ma la furia, che sol mi diè martoro dov'è? Questo è Medoro. A Proserpina in braccio vedo che fugge. Or a strapparla io corro. Ah! Proserpina piange! Vien meno il mio furore se si piange all'inferno anco d'amore. Vaghe pupille, non piangete, no che del pianto ancor nel regno può in ognun destar pietà; vaghe pupille, non piangete, no. Ma sì, pupille, sì piangete, sì che sordo al vostro incanto ho un core d'adamanto, né calma il mio furor; ma sì, pupille sì piangete sì.
Composition:
- Set to music by Georg Friedrich Händel (1685 - 1759), "Ah stigie larve! Ah scellerati spettri", HWV 31 (1733), first performed 1733, from opera Orlando, no. 24
Text Authorship:
- by Anonymous / Unidentified Author
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]
This text was added to the website: 2018-05-20
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