by Jacopo Ferretti (1784 - 1852)
Language: Italian (Italiano)
Sia qualunque delle figlie che fra poco andrà sul trono, ah! non lasci in abbandono un magnifico papà. Già mi par che questo e quello, conficcandomi a un cantone e cavandosi il cappello, incominci: sor barone: alla figlia sua reale porterebbe un memoriale? Prende poi la cioccolata, e una doppia ben coniata faccia intanto scivolar. Io rispondo: eh sì, vedremo. Già è di peso? Parleremo, da palazzo può passar. Mi rivolto: e vezzosetta, tutta odori e tutta unguenti, mi s'inchina una scuffietta fra sospiri e complimenti: baroncino! Si ricordi quell'affare, e già m'intende; senza argento parla ai sordi. La manina alquanto stende, fa una piastra sdrucciolar. Io galante: occhietti bei! Ah! per voi che non farei! Io vi voglio contentar! Mi risveglio a mezzo giorno: suono appena il campanello, che mi vedo al letto intorno supplichevole drappello: questo cerca protezione; quello ha torto e vuol ragione; chi vorrebbe un impieguccio; chi una cattedra ed è un ciuccio; chi l'appalto delle spille, chi la pesca dell'anguille, ed intanto in ogni lato sarà zeppo e contornato di memorie e petizioni, di galline, di sturioni, di bottiglie, di broccati, di candele e marinati, di ciambelle e pasticcetti, di canditi e di confetti, di piastroni, di dobloni, di vaniglia e di caffè. Basta basta, non portate! Terminate, ve n'andate? Serro l'uscio a catenaccio. Importuni, seccatori, fuori fuori, via da me.
Composition:
- Set to music by Gioacchino Antonio Rossini (1792 - 1868), no title, from opera La Cenerentola
Text Authorship:
- by Jacopo Ferretti (1784 - 1852), no title
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]
This text was added to the website: 2018-06-19
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