by Anonymous / Unidentified Author
Chiudi l'audaci labra
Language: Italian (Italiano)
Chiudi l'audaci labra, taci, perfida, taci! Ah, non dir ch'io ti baci, se non vuoi eh'il mio core avelenato mandi a punirti il sen bacio infocato. Dimmi, come ti fidi ad un'alma schernita, ad un'alma tradita chieder lasciva un bacio, or che su queste labra ben palesar potria coi tradimenti tuoi la mia follia? Ma che follia dich'io? Folle ben fui quando t'amai, se per altrui me disprezzai. Or che disciolto lieto men vo, non son più stolto, no, no, no, no. T'amai, nol niego; or avveduto sono. O presto o tardi il pentimento è buono. Già mi par d'esser risorto da quel peso di catene, fra l'oceano delle pene vedo pur l'amato porto. Quel dolore è già finito, quell'affanno è terminato. Meglio è viver da pentito che morir da disperato. Son pur fuor da quel'impaccio che m'ordì l'empio tuo inganno! Ti ringrazio, o desinganno, se per te rotto ho il mio laccio. T'amai, nol niego: or avveduto sono. O presto o tardi il pentimento è buono. E a voi, ministri arditi de' tradimenti suoi, da cui deriva sol la mia salute, in premio v'esorto a fuggir, a schernir sì fiero mostro non per vendetta mia, ma per ben vostro.
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Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Barbara Strozzi (1619 - 1677), "Cantata. Amante ravveduto", op. 6 no. 14, published 1657 [soprano, continuo], from Ariette a Voce Sola, Opera Sesta, no. 14, Francesco Magni, called Gardano, Venice [ sung text verified 1 time]
Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]
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