Se ne vola il mio pensiero per camino inaccessibile e con volo più ch'altero va cercando un impossibile. Con fantastiche chimere ver due vive e vere stelle tanto crude quanto belle s'incamina a più potere. Per via così audace speranza mendace lò mena con fè. Chi sapesse dov'egl'è o n'havesse qualche inditi o pria ch'arrivi al precipiti o per pietà lo chiami à mè. Ei frenetico d'amore solevato è già a mezz'aria dove pasce il suo dolore d'una speme imaginaria occiccato dalla forte corre dietro alle ruine e adorando un vago crine hà per meta folla morte al suo grand'ardire un folle desire promette mercè. Chi sapesse dov'egl'è o n'havesse qualche inditi o pria ch'arrivi al precipiti o per pietà lo chiami à mè. Sprezza ogn'un che lo consiglia in amor fatto tematico ed al mal sempre s'appiglia dal gran duol già reso estatico il suo perfido destino l'hà condotto à segno tale che già già senz'haver ale sarà molto al sol vicino a un sol si tiranno che pianti ed affanno da in premio alta fè. Chi sapesse dov'egl'è o n'havesse qualche inditi o pria ch'arrivi al precipiti o per pietà lo chiami à mè.
Ariette a Voce Sola, Opera Sesta
Song Cycle by Barbara Strozzi (1619 - 1677)
1. Pensiero troppo audace  [sung text checked 1 time]
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]2. Amante fedele  [sung text checked 1 time]
Non pavento io, non di tè, troppo rigida beltà hò ben meco una tal fè che resister ti saprà. Vanta pur frà le tue glorie l'esser cruda e l'esser varia ed a giungi alle vittorie me qual preda volontaria. La mia fè costante è forte nulla teme insidie ed arte dà che in man della mia morte sciolsi misero le forte. Arma gl'odi, usa fierezza, che non temeria bellezza chi da lei non vuol mercè. Non pavento io, non di tè, troppo rigida beltà hò ben meco una tal fè che resister ti saprà. Non pretenda un ciglio orribile mia fermezza far mutabile ch'in soffrir guardo terribile vanto un cor che sarà stabile da che i lumi al pianto sciolsi mi nutrirò onde si false e da che mirar ti volsi più l'arbitrio non prevalse sii rubella, sii infedele quanto più sarai crudele tanto men vò libertà. Troppo rigida beltà, non pavento io, non di tè, hò ben meco una tal fè che resister ti saprà.
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]3. Amante segreto  [sung text checked 1 time]
Compatite al mio gran fallo, compatite occhi amorosi, altri no che voi non sallo, compatite al mio gran fallo. Che son giudici pietosi i Minossi e i Radamanti degl'errori degl'amanti si raccordi la pietà che l'amar e l'errare insieme va. Compatite al mio gran fallo, compatite occhi amorosi, altri no che voi non sallo, compatite al mio gran fallo. Fermi, fermi o sospiri, no, non vi dicchiarate ch''una crudel amate! Se patite non gliel dite no, non vi dicchiarate.
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4. Soliloquio alli suoi pensieri  [sung text checked 1 time]
Dessistete omai, pensieri, d'adorar chi vi distrugge chi v'abborre e chi vi fugge che non sete lusinghieri. A ragion vi dolete, miserelli che sete! E che fareste poi se aveste in dono il bel nume adorato? Se il provaste adirato, chiedereste il perdono? No, no, no che sete fieri, Dessistete omai, pensieri! Sono vostre sciagure bramar chi vi disprezza, per un ciel senza fermezza vi struggete in mille cure.
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]5. Parla alli suoi pensieri  [sung text checked 1 time]
Miei pensieri che bramate Non mi state più a stordire Le bellezze ch'adorate Non vi vogliono aggradire Se goder voi non sperate Miei pensieri che bramate. Miei capricci homai cessate Di seguir chi vi dà pene Quelle luci dispietate Mai per voi non sian serene Se in amor voi delirate Miei capricci homai cessate. Mie speranze v'ingannate Quel ben sen non è per voi Altre labra venturate Godon hora i pomi suoi Troppo, ah troppo vaneggiate Mie speranze v'ingannate.
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6. Vane le mie speranze?  [sung text checked 1 time]
Vane le mie speranze? Che più sentir si può da. bocca infida? Infelice quel cor ch' in te si fida che con voci inumane mi dicesti, crudel: "Speranze vane!" Lugubri rimembranze! Vane le mie speranze! Troppo vana speranza prestar fede a colei ch'ad altri ha il guardo, né val dirgli: "Crudel, sol per te ardo." La speranza è fallace e il tuo amor sempre fu meco mendace. Lugubri rimembranze! Vane le mie speranze! Attendi a chi t'inganna, che ti lascio per l'ultimo adio. Scaccerà vecchio amor novo desio: tu con voci inumane mi dicesti, crudel: "Speranze vane!" Lugubri rimembranze! Vane le mie speranze!
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]7. Bando d'amore  [sung text checked 1 time]
Amore è bandito, amanti su, su. È fatto un eddito ch'Amor non sia più. Forniti gl'amori l'inganno e la frode, ah, ah, più non s'ode tormenti e rancori: il caso è spedito. Amore è bandito, amanti su, su. È fatto un eddito ch'Amor non sia più. Chimere al cervello, al cuor gelosie, passioni, pazzie son gite al bordello: il caso è spedito. Amore è bandito, amanti su, su. È fatto un eddito ch'Amor non sia più. Speranza e desio, querele, sospiri, singhiozzi, martiri sen vanno all'obblio: il caso è spedito. Amore è bandito, amanti su, su. È fatto un eddito ch'Amor non sia più. Ognun si conforte, rallegresi il core ch'il bando d'Amore bandit' ha la morte: il colpo è riuscito. Amore è bandito, amanti su, su. È fatto un eddito ch'Amor non sia più.
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]8. Non vuole amar più  [sung text checked 1 time]
Bel desio che mi tormenti con angeliche sembianze, nel produrrmi alte speranze tu disperdi i miei contenti. Che più chiedi al ciel cortese per trar lieto ore beate? La beltate sempre uccise, sempre uccise un cor ch'accese. Sol chi brama ire e contese segua lieto il nume infido di Cupido mentre ha cor che non paventi. Bel desio che mi tormenti con angelliche sembianze, nel produrmi alte speranze tu disperdi i miei contenti. La beltà somiglia un fiore che pur or spuntò dall'erbe, che 'l disperde pocco gelo e lieve ardore. Non vogl'io che soffra il core breve gioia e pianto eterno, ben discerno tutt'il mal che per me tenti. Bel desio che mi tormenti con angelliche sembianze, nel produrmi alte speranze tu disperdi i miei contenti.
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]9. Lilla crudele  [sung text checked 1 time]
Lilla mia, non ti doler se disciolgo i lacci al core e s'il mio costante amore deve estinto alfin cader: la tua gran crudeltà disciolse il laccio, son uscito fuor d'impaccio. Canterò: "Libertà, quanto sei cara, e ben dolce sei tu se Lilla è amara!" Lilla mia, tengo in pensier non voler soffrir più pene, ch'il star sempre tra catene è da pazzo, a dirti il ver. Lodo la crudeltà che sciolse il laccio e perché son fuor d'impaccio canterò: "Libertà, quanto sei cara, e più dolce sei tu che Lilla amara!"
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]10. Respira, mio core  [sung text checked 1 time]
Respira, mio core, rallegrati, oh lasso! Mia Lilla in un sasso tutto ha versato il suo rigore. Quasi d'averle usate ora si penta, le durezze tormenta e perch'ognun da lei pietade impetre cerca fiamme d'amor fin dalle pietre. Gioite, pensieri, ravivati, o spene! Pentito il mio bene vibra contro di sé colpi sì fieri, ecco ha in man il suo cor di core alpina di tempra adamantina e vuol ch'ei sia per l'amoroso gioco che già tutto fu gel, or tutto foco. Speranze, tornate, svegliatevi, affetti! Concenti e diletti dalle battute sue lieti sperate. Gitta in pezzi il suo cor empio, inumano, Lilla col ferro in mano e acciò sue tenerezze a ognun sian note, i più duri macigni odia e percuote. Costanza gradita! Miei giorni tranquilla cortese mia Lilla, leva i sassi e gl'inciampi alla mia vita. Perché accesa di te mio cor l'intendi, suscita mille incendi e per esserti alfin più sviscerata, delle viscere altrui mostrasi armata.
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]11. Val esser costante  [sung text checked 1 time]
Rissolvetevi, pensieri, di lasciarmi in libertà: è tropo'aspra crudeltà raddoppiar nodi sì fieri. E se stimate ch'altr'amor io brami stringetemi al suo sen, cari legami! Lusinghiere mie speranze, il tentarmi è vanità: il mio cor soffrir non sa vostre per fide baldanze. Già senza replicar nuovo dolore, del primo colpo ho ancor piagato il core. Se tra gl'agi d'un bel colle volgo mai ramingo il pie', a far prova di mìa fé rio fantasma ognor s'estolle. Se sì grave pensier l'anima ingombra, ahi, ch'il suo amor non è che sogno et ombra.
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]12. A Lilla che si dole ch'io non l'amo  [sung text checked 1 time]
Lilla dici ch'io non t'amo, ma chi vede quant'io spendo per saziar tua mente avara va dicendo che mi sei pur troppo cara. S'io ti giuro, o mio tesoro, che t'adoro, non mi crede già il tuo core eppur vede che ciascun m'è creditore. S'egl'è ver che dove è il bene ivi è patria, dunque credi ch'in tè sol vivo giocondo, che possiedi ogni ben ch'avevo al mondo. Sempre chiami inaridita, o mia vita, la mia speme e che si perde, eppur vedi che per te sto sempre al verde. Esclamar ti sento ognora che con gl'occhi un dì ti trassi empio stral che t'ha ferito, ma vedrassi che s'ho tratto ho ben fallito. E per mio final tormento dirti sento ch'ho di te sazie le brame, eppur vedi che per te moio di fame.
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]13. Barbara crudeltà  [sung text checked 1 time]
Non ti doler, mio cor, se provi in tuo servir pene e martori: una produsse Amor che fu Barbara sempre e tu l'adori. Se rimedio non ha la piaga ch'è mortal, me solo incolpo: e qual spero pietà se da Barbara man mi viene il colpo? Così comanda il ciel: amo chi m'odia e ne languisco e moro, seguo chi m'e infedel e Barbara beltà supplice adoro.
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14. Cantata. Amante ravveduto  [sung text checked 1 time]
Chiudi l'audaci labra, taci, perfida, taci! Ah, non dir ch'io ti baci, se non vuoi eh'il mio core avelenato mandi a punirti il sen bacio infocato. Dimmi, come ti fidi ad un'alma schernita, ad un'alma tradita chieder lasciva un bacio, or che su queste labra ben palesar potria coi tradimenti tuoi la mia follia? Ma che follia dich'io? Folle ben fui quando t'amai, se per altrui me disprezzai. Or che disciolto lieto men vo, non son più stolto, no, no, no, no. T'amai, nol niego; or avveduto sono. O presto o tardi il pentimento è buono. Già mi par d'esser risorto da quel peso di catene, fra l'oceano delle pene vedo pur l'amato porto. Quel dolore è già finito, quell'affanno è terminato. Meglio è viver da pentito che morir da disperato. Son pur fuor da quel'impaccio che m'ordì l'empio tuo inganno! Ti ringrazio, o desinganno, se per te rotto ho il mio laccio. T'amai, nol niego: or avveduto sono. O presto o tardi il pentimento è buono. E a voi, ministri arditi de' tradimenti suoi, da cui deriva sol la mia salute, in premio v'esorto a fuggir, a schernir sì fiero mostro non per vendetta mia, ma per ben vostro.
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]15. Instabilità di Filli  [sung text checked 1 time]
Filli mia che mi ferì io non so che pensier ha: mai non seguita due dì ad amarmi come fa. Un giorno è tutta mia ch'ancor mi donaria se foss'insuo poter tutto il Perù poi l'altro dì non mi conosce più. Ha nel cervello un mulinello che sempre gira; s'ell'è pietosa un dì, l'altro s'adira. Non mai ferma in un tenor suol mancar spesso di fé e se un giorno è tutta amor, tutta sdegno poi l'altr'è. Con strana bizarria par che l'astrologia ne goda essercitar la sua beltà, così per luna il suo cervel ne va. È la mia bella per me una stella mai sempre errante; e s'è stabil un dì, l'altro è incostante.
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- by Anonymous / Unidentified Author, "Filli mia che mi ferì"
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]16. Amante loquace  [sung text checked 1 time]
Chi brama in amore far paghi i desiri, nel centro del core non chiuda i martiri. Con note sonore, con voci che strida all'empia omicida, sue pene distingua. Pietà non manca ad amator ch'ha lingua. S'aviene ch'un dardo il core t'impiaghe, non copra le piaghe silenzio codardo, discopra non tardo le fresche ferite chi brama guarite le pene dei core. Per amante ch'è muto è sordo Amore.
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- by Anonymous / Unidentified Author, "Chi brama in amore"
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17. Sospira, respira  [sung text checked 1 time]
Sospira, respira Amato, sprezzato, mio core, traditore, chi t'inganno? chi ti fidò? No, no pene non più! è sprezzata d'amor la servitù. Chi mi tiene? catene desiri sospiri contenti tormenti chi m'inganna? una tiranna.
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- by Anonymous / Unidentified Author, "Sospira, respira"
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- FRE French (Français) (Guy Laffaille) , "Soupire, respire", copyright © 2017, (re)printed on this website with kind permission
18. Se volete così me ne contento  [sung text checked 1 time]
Se volete così me ne contento. V'amerò, ma non vo', ma non vo' per voi più provar tormento. Se volete così me ne contento. Entro il mar del mio servire, quanti scogli ritrovai! Per la speme del gioire, quanto tempo affaticai! Or che dalle tempeste io giungo in porto discioglier più le vele non mi sento. Se volete così me ne contento. V'amerò, ma non vo', ma non vo' per voi più provar tormento. Se volete così me ne contento. Con la scorta di due stelle senza vento m'imbarcai, per seguir due luci belle i disagi superai. Già che del cor la nave approda in calma, disancorar dal lido non mi sento. Se volete così me ne contento, V'amerò, ma non vo', ma non vo' per voi più provar tormento. Se volete così me ne contento.
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- by Anonymous / Unidentified Author, "Se volete così me ne contento"
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Researcher for this page: Guy Laffaille [Guest Editor]