by Torquato Tasso (1544 - 1595)
Sovente, allor
Language: Italian (Italiano)
Sovente, allor che in su gli estivi ardori giacean le pecorelle a I'ombra assise, ne la scorza de' faggi e de gli allori segnò l'amato nome in mille guise, e de' suoi strani et infelici amori gli aspri successi in una scorza incise, e in rileggendo poi le proprie note rigò di belle lagrime le gote. E dicea piangendo: "In voi serbate questa dolente istoria, amiche piante; perché se fia ch' a le vostr'ombre grate giarnai soggiorni alcun fedele amante, senta svegliarsi al cor dolce pietate de le sventure mie sì varie e tante, e dica: Ah troppo ingiusta empia mercede diè Fortuna et Amor a sì gran fede! "Forse avverrà, se 'l Ciel benigno ascolta affettuoso alcun prego mortale, che venga in queste selve anco tal volta quegli a cui di me forse or nulla cale; e rivolgendo gli occhi ove sepolta giacerà questa spoglia inferma e frale, tardo premio conceda a i miei martiri di poche lagrimette e di sospiri."
Text Authorship:
- by Torquato Tasso (1544 - 1595) [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Sigismondo d'India (1582? - 1629?), "Sovente, allor", 1609, from Le musiche . . . do cantar solo [sung text checked 1 time]
Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Edward Fairfax) , "But oft"
Researcher for this page: John Versmoren
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Line count: 24
Word count: 162