by Anonymous / Unidentified Author
Or che il dover . . . Tali e cotani sono
Language: Italian (Italiano)
Or che il dover m'astringe, In scelte e corte rime Grato mostrarmi a qual onor sublime, Di cui ci ricolmaste, o prence eccelso, Ne' miei pensieri immerso Ricerco un buon concetto. Rumino colla mente, Penso, ripenso, e poi non trovo niente. Febo e le Muse in mio soccorso imploro; Compariscono tutte a me dinanzi, Confuse in volto e colle cetre infrante. D'un simile scompiglio Le chiedo la ragion, tacer le miro, E dopo mille al più sospir cocenti Una così ripose: Riverendo pastor, t'accheta, e in simil Giorno non obbligarci a dire il nostro Scorno; sulle rive della Salza ogni Nostro potere, ogni saper fu crine Da quella luce onde il suo prence è cinto. Tali e contanti sono Di Sigismondo i merti, Che i nostri ingegni incerti, Non sanno qual riverendo cor. Se la pietà si canta; La giustizia non cede, Ch'ogni virtù, riverendo, Siede in trono suo cor.
Authorship:
- by Anonymous / Unidentified Author [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791), "Or che il dover . . . Tali e cotani sono", K. 36, K. 33i (1766). [tenor, orchestra] [text verified 1 time]
Researcher for this page: John Versmoren
This text was added to the website: 2004-07-12
Line count: 28
Word count: 150