by Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (1698 - 1782), as Pietro Metastasio
Grazie agl'inganni tuoi
Language: Italian (Italiano)
Our translations: ENG
Grazie agl'inganni tuoi, Al fin respiro, o Nice, Al fin d'un infelice Ebber gli Dei pietà: Sento da' lacci suoi, Sento che l' Alma è sciolta: Non sogno questa volta, Non sogno libertà. Mancò l' antico ardore, E son tranquillo a segno, Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto: Quando ti miro in volto, Più non mi batte il cor. Sogno ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei Il primo mio pensier. Lungi da te m' aggiro Senza bramarti mai: Son teco e non mi fai Nè pena, nè piacer. Di tua beltà ragiono, Nè intenerir mi sento: I torti miei rammento, E non mi so sdegnar. Confuso più non sono Quando mi vieni appresso: Col mio rivale istesso Posso di te parlar. Volgimi il guardo altero, Parlami in volto umano; Il tuo disprezzo è vano, E vano il tuo favor: Che più l' usato impero Quei labbri in me non hanno; Quegli occhi più non sanno La via di questo cor. Quel, che or m' alletta, o spiace, Se lieto, o mesto or sono, Già non è più tuo dono, Già colpa tua non è: Che senza te mi piace La selva, il colle, il prato; Ogni soggiorno ingrato M' annoja ancor con te. Odi s' io son sincero: Ancor mi sembri bella: Ma non mi sembri quella, Che paragon non ha. E (non t' offenda il vero) Nel tuo leggiadro aspetto Or vedo alcun difetto, Che mi parea beltà. Quando lo stral spezzai, (Confesso il mio rossore) Spezzar m' intesi il core, Mi parve di morir. Ma per uscir di guai, Per non vedersi oppresso, Per racquistar se stesso, Tutto si può soffrir. Nel visco, in cui s' avvenne Quell' augellin talora, Lascia le penne ancora, Ma torna in libertà: Poi le perdute penne In pochi dì rinnova: Cauto divien per prova, Nè più tradir si fa. So che non credi estinto In me l' incendio antico, Perchè sì spesso il dico, Perchè tacer non so. Quel naturale istinto, Nice, a parlar mi sprona, Per cui ciascun ragiona De' rischj, che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni; Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così: Mostra così contento Schiavo, che uscì di pena, La barbara catena, Che strascinava un dì. Parlo, ma sol parlando Me soddisfar procuro: Parlo, ma nulla io curo Che tu mi presti fé. Parlo, ma non dimando Se approvi i detti miei, Nè se tranquilla sei Nel ragionar di me. Io lascio un' incostante; Tu perdi un cor sincero: Non so di noi primiero Chi s' abbia a consolar. So che un sì fido amante Non troverà più Nice; Che un' altra ingannatrice E facile a trovar.
W. Mozart sets stanzas 1, 7:5-8
About the headline (FAQ)
Confirmed with Opere di Pietro Metastasio, Gio. Tomaso Masie Comp., 1782, pages 427-431.
Text Authorship:
- by Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (1698 - 1782), as Pietro Metastasio, "La libertà a Nice", written 1733, appears in Canzonette, no. 3 [author's text checked 1 time against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by M. Arnault , "La libertà" [ high voice and piano ], from 15 mélodies et un duo avec accompagnement de piano composés et dédiés à sa mère par M. A., no. 12, Éd. Jules Hamelle [sung text not yet checked]
- by Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791), "La libertà", alternate title: "La libertà de Nice", K. 532, published 1887, stanzas 1,7:5-8 [ vocal trio with orchestra ] [sung text checked 1 time]
Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Christian Anderson) , "Freedom [or Freedom from Nice]", copyright © 2013, (re)printed on this website with kind permission [an adaptation]
Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]
This text was added to the website: 2013-03-02
Line count: 104
Word count: 465