Due Liriche di Tagore

T'amo, diletto mio. Perdona al mio amore,
in presa come un uccello smarrito lungo la via.
Quando il mio cuore fu scosso perdette il suo velo e restò nudo.
Coprilo con la tua pietà, diletto mio, e perdona al mio amore!

Se non puoi amarmi, diletto mio, perdona al mio amore.
Non guardar mirato da lontano.
Io tornerò nel mio cantuccio e siederò nella oscurità.
Ma, se m'ami, diletto mio, 
oh! perdona alla mia gioia.

Quando il mio cuor è trascinato dal vortice della felicità,
non riderà della mia tenerezza.
E quando siedo sul mio trono
e ti comando con la tirannia del mio amor
o quando simile ad una dea t'accordo la mia grazia,
sopporta il mio orgoglio, diletto mio, e perdona alla mia gioia.