by Giovanni Camerana (1845 - 1905)
Language: Italian (Italiano)
L’anima triste dice al corpo affranto: “Meglio è lasciarci, o misero!” E una voce laggiù dal camposanto “Vieni!” par che mi mormori. Sento attirarmi nella sua malia Quella chiostra funerea, Come se intenta la pupilla mia Guardasse una voragine. Sento alle nari ascendermi soavi Gli effluvi sotterranei; Sento il tumulto degli istinti pravi Dileguare in quel balsamo. Al fastidio del sole, alla stanchezza Che l’azzurra vertigine Mi spiove, sento sottentrar l’ebbrezza Strana del fuoco fatuo. Un poco d’erba, un po’ di terra smossa, Un cataletto squallido; E sull’ospite immoto de la fossa Un tranquillo sudario; In eterno svaniti e gaudii, e ardenti Baci, occhi bruni e cernii; Ma svaniti in eterno anche i tormenti Dell’affanno e del tedio; In quel gelido oblìo soli compagni Aver gli orrendi lòmbrici; Ma non più nelle viscere i grifagni Strazi patir dell’odio; A poco a poco diventar l’informe Orgia de la putredine; Perdermi a poco a poco nell’enorme Caligine degli atomi... E questo il sogno mio; questo il pensiero Che un sorriso mi suscita Allor ch’io veggo uno scheletro nero Apparirmi al crepuscolo. Dunque schiudasi l’urna. E tu m’appresta, Sorella, amica ed angelo, Coi fiori che orneran la bara a festa, L’amplesso tuo più splendido. Voglio morire come il sol si muore In braccio dell’ocèano; Voglio morir nell’ocèano d’amore, Morire in braccio all’estasi! . . . Al mio frale talvolta il cor ti guidi. E là, se il duol ti soffoca, Muta commedia, e sul mio capo ridi; Io noi saprò, quel ridere! . . .
Composition:
- Set to music by Carlo Rossaro (1827 - 1878), "Pax" [ voice and piano ], from 15 Romanze e Contemplazioni in chiave di Sol con accompagnamento di Pianoforte, no. 10, confirmed with a CD booklet
Text Authorship:
- by Giovanni Camerana (1845 - 1905)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]
This text was added to the website: 2020-02-16
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