by Felice Romani (1788 - 1865)
Language: Italian (Italiano)
Dunque addio, mio caro Amore! Un amplesso... e poscia addio! Non v'ha pena, non dolore Pel tuo core pel cor mio, Che pareggi il rio martire Di dover così partire, Caro Amore ! Di dover cosi partir. Oh! se Iddio ci avesse dato Un dì solo, un dì ridente, Noi potremmo nel passato Consolarci del presente, Trovar forza per soffrire Nel terribile avvenire, Caro Amore! Nel terribile avvenir. Ma di gioia un raggio puro Non brillò per noi giammai; Un vapore, un velo oscuro Ne turbò mai sempre i rai: Il piacere fu un baleno Che si spegne all'ombra in seno, Caro Amore ! Che si spegne all'ombra in sen. Pur non mai, non mai mi volsi Contro il barbaro destino: Di penar non mai mi dolsi, Chè penavi a me vicino. Fra due cor diviso almeno Il martír si sente meno. Caro Amore ! Il martir si sente men. Or ch'io sono a te rapita, Or che tolto a me tu sei, Colle spine di mia vita Gli altrui fior non cambierei. Se a gioir è solo un cuore, Quel gioir si fa dolore, Caro Amore! Quel gioir si fa dolor. Dunque addio!... La nostra speme Nacque in mezzo alla sventura, Qual d'autunno all'ore estreme Nasce il sole in nebbia oscura ; E sen muor senza vigore, Come il Sol che in nebbia muore, Caro Amore ! Come il Sol che in nebbia muor.
Composition:
- Set to music by Gaetano Donizetti (1797 - 1848), "L'addio" [ duet ]
Text Authorship:
- by Felice Romani (1788 - 1865), "L'addio di Annetta", written 1838, from Liriche, Romanza no. 11, first published 1858
Go to the general single-text view
Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]
This text was added to the website: 2008-05-02
Line count: 48
Word count: 230