by Romualdo Pàntini (b. 1877)
La madre al figlio lontano
Language: Italian (Italiano)
O figlio, figlio, in che mondo ti trovi? Da quanti mesi qua sola t'aspetto! Ogni mattina riguardo il tuo letto: È sempre intatto coi lenzoli novi Ed ogni sera mi rimetto a farlo E lungamente ti sorrido e parlo. E come spiego i candidi lenzoli, Dico che tanta pace ti consoli. Scuoto i cuscini, li dispongo e dico: L'amor più bello e il più fedele amico! E poi rincalzo sotto le coperte: Così d'argento sette sacchi e sette! O figlio, figlio, nel tuo letto bianco Torna una notte sola a riposare: Forse dormi sui monti o lungo il mare: Ti manca un letto quando sei più stanco. E il tuo bel letto lo ritrovo intatto, E dentro il petto mi ribevo il pianto. Ma questa sera son tranquilla, Sento che torni a casa e dormi nel tuo letto. Accendi il lume, fermati un momento, Guarda il cuscino bello di merletto. L'ho rinnovato quando mi sei nato: Pel tuo ritorno, figlio, l'ho serbato.
Text Authorship:
- by Romualdo Pàntini (b. 1877) [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Ildebrando Pizzetti (1880 - 1968), "La madre al figlio lontano", published 1916 [ voice and piano ], from Cinque Liriche, no. 2, A.A. Forlivesi & Co., Rome [sung text checked 2 times]
Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]
This text was added to the website between May 1995 and September 2003.
Line count: 24
Word count: 162