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La nuova Euridice secondo Rilke

Opera by Salvatore Sciarrino (b. 1947)

1. Recital
 (Sung text)

Language: Italian (Italiano) 
Era la strana miniera delle anime.
Quasi vene d’argento andavano
silenti per il buio. Fra radici
sgorgava il sangue che poi giunge ai vivi,
e pesante al buio come porfido pareva.
D’altro nulla era rosso.

V’erano rocce là
boschi irreali. Ponti sul vuoto
e quel vasto, grigio, cieco stagno
sopra il suo lontano fondo, sospeso
come cielo di pioggia su un paesaggio.
E fra prati, mite e piena di pazienza,
appariva la striscia pallida dell’unica strada,
lunga tela stesa a scolorire.

Per quest’unica strada essi venivano.

Avanti l’uomo, agile nel mantello azzurro,
muto, impaziente guardava innanzi a sé.
Il suo passo senza masticare divorava
la strada a grandi morsi; le sue mani
rigide, serrate pendevano
ignare ormai della leggera lira
cresciutagli a sinistra come tralci
di rosa dentro un tronco d’olivo.
E i suoi sensi eran come divisi:
lo sguardo intanto correva avanti come un cane,
si voltava, veniva 
e sempre di nuovo lontano
aspettando fermo sulla prossima curva.
L’orecchio indietro 
come resta un odore.
Talvolta gli sembrava di sentire
il passo di quegli altri due,
che dovevan seguirlo tutta questa salita.
Poi di nuovo era solo l’eco
dei suoi passi, e il vento del mantello
 alle sue spalle.
Ma diceva a se stesso: essi verranno, sì;
a voce alta, e si sentiva spegnere.
Eppure venivano. Potesse
un po’ girarsi, li avrebbe visti,
entrambi i silenziosi, che lo seguivano:
il dio del cammino, del messaggio lontano,
...
...
il palpito dell’ali alle caviglie,
e affidata alla sua mano sinistra: lei.

La tanto-amata, che mai pianto venne
più da una lira che da lamentatrici;
che divenne un mondo di pianto, in cui
tutto di nuovo era presente;
...
e intorno a questo mondo tutto di pianto
così come intorno all’altra terra un sole
si volgeva e uno stellato silenzioso cielo,
cielo-in-pianto di astri sfigurati-:
questa tanto-amata.

Ma ora andava per mano di quel dio,
il passo stretto in lunghe bende da morto,
malcerta, mite e priva di impazienza.
...
...
...
...
...
Come un frutto di dolce oscurità,
così era piena della grande morte,
ch’era anche nuova, da non capire nulla.

Era in una verginità nuova
e intoccabile; il suo sesso era chiuso
come un giovane fiore verso sera,
e le sue mani ormai immemori così
delle nozze, che lo stesso tocco del dio
lieve, che silenzioso all’infinito la guidava,
l’avrebbe offesa per troppa intimità.

...
...
...
...

Ormai era sciolta come lunga chioma
e donata come pioggia sulla terra
e diffusa come centuplicata provvista.

Era già radice.
E quando a un tratto
la trattenne il dio e con dolore esclamando
le parole disse: Si è voltato-:
non capì nulla e disse piano: Chi?

Ma laggiù, scuro contro la luce dell’uscita,
stava qualcuno, il cui volto
non si distingueva. Lui fermo vide,
come sulle tracce di un sentiero erboso,
con sguardo afflitto il dio dei messaggi
zitto girarsi, per seguir la figura
che già tornava sulla stessa via,
il passo stretto in lunghe bende da morto,
malcerta, mite e priva d’impazienza.

Text Authorship:

  • by Salvatore Sciarrino (b. 1947), no title

Based on:

  • a text in German (Deutsch) by Rainer Maria Rilke (1875 - 1926), "Orpheus, Eurydice, Hermes"
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Researcher for this page: Joost van der Linden [Guest Editor]

2. Inno
 (Sung text)

Language: Italian (Italiano) 
Musica: respiro delle statue. Forse:
silenzio delle immagini. Tu lingua ove le lingue
finiscono. Tu tempo
perpendicolare sulla direzione 
dei cuori che passano.

Sentimenti per chi? O tu mutazione
dei sentimenti in cosa? –: in paesaggio udibile.
Tu straniera: Musica. Tu spazio del cuore
cresciuto oltre noi. Il più intimo nostro
che, superandoci, spinge a uscire –
sacro iddio:
poiché l’intimo ci avvolge
come la nostra più visitata lontananza, come altro
lato dell’aria:
pura,
immensa,
non più abitabile. 

Text Authorship:

  • by Salvatore Sciarrino (b. 1947)

Based on:

  • a text in German (Deutsch) by Rainer Maria Rilke (1875 - 1926), "An die Musik"
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Researcher for this page: Joost van der Linden [Guest Editor]
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