Dorme a notte il palagio d'Eliana, Simile a un dòmo gotico d'argento. Or, ne la luce senza mutamento, Pare un fragile incanto di Morgana. Armoniosa come uno stromento Apresi a torno l'alta ombra silvana; Ed a piè de la scala una fontana Singhiozza in ritmo ne 'l silenzio intento. A torme a torme candidi paoni Lenti, silenti come neve in aria, Discendono su l'agili ringhiere. Sono le spose morte di piacere, Che tentan la dimora solitaria. E il bosco è pieno d'implorazioni.
I sonetti delle fate
Song Cycle by Gian Francesco Malipiero (1882 - 1973)
1. Eliana
Language: Italian (Italiano)
Text Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]2. Mirinda
Language: Italian (Italiano)
Mirinda e il fido, ne l'occulta stanza Adagiati su' troni orientali, Dilettansi a gittar lucidi strali Sotto i piè d'un fanciul nudo che danza. Un grande e bianco augello, a passi equali, Carico d'otri, sparge in abondanza Acque d'ambra d'insolita fragranza Sui marmi che dan lume ai penetrali, "Vedrem fiori, com' ampie urne fiorire; Berremo un vin ne' puri alvi de' frutti; E guarderemo entro smeraldi il sole." Dice Mirinda. E il termulo nitrire De' liocorni e il murmure de' flutti Si mescono a le sue lente parole.
Text Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]3. Melusina
Language: Italian (Italiano)
Guarda, assisa, la vaga Melusina, Tenendo il capo tra le ceree mani, La Luna in arco da' boschi lontani Salir vermiglia il ciel di Palestina. Da l'alto de la torre saracina, Ella sogna il destin de' Lusignani; E innanzi al tristo rosseg(g)iar de' piani, Sente de 'l suo finir l'ora vicina. Già, già, viscida e lunga, ella le braccia Vede coprirsi di pallida squama, Le braccia che fiorian sì dolcemente. Scintilla inrigidita la sua faccia E bilingue la sua bocca in van chiama Poi che a 'l cuor giunge il freddo de 'l serpente.
Text Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]4. Grasinda
Language: Italian (Italiano)
Dorme Grasinda in mezzo a' suoi tesori, Ove l'incanto un sonno alto le impose. E l'intima dolcezza de le cose Ver lei migra in assai vaghi romori. Fremono a torno li alberi canori, Da la grande armonia piovendo rose Quasi che pre virtù misteriose Si rispandano i suoni in rari fiori. Lento il corpo ne 'l sonno a 'l ritmo cede; Compongonsi le membra agili in arco E prendon forma di lunata lira. Si tendono le chiome argute al piede Facendo strano a' due pollici incarco; E su tal corda l'anima sospira.
Text Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]5. Morgana
Language: Italian (Italiano)
Or tremule, su i mar e su le arene, Crescon ne la lunare alba le imagi: Materiati d'oro alti palagi E torri ingenti assai più che Pirene. Salgono scale in luminose ambagi Con inteste di fior lunghe catene. Come navi in balìa de le sirene, Ondeggiano le pendule compagi; Poi che Morgana, in dolce atto giacente Ne 'l letto de la nube solitaria, Quasi ebra di quel suo divin lavoro, Ama, seguendo un carme ne la mente, Cullare de le man languide a l'aria La città da le mille scale d'oro.
Text Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]6. Oriana ‑ Oriana infedele
Language: Italian (Italiano)
Oriana tenea l'incantamento. Giacean, ebri d'assai dolci veleni, Ne l'antro i prodi; e larga di sereni Sogni la Luna era a l'umano armento. Pascean su 'l limitare i palafreni Meravigliosi, li èmuli de 'l vento: Battean la lunga coda in moto lento A la coscia, e nitrian per li alti fieni. Giunse Amadigi a l'antro solitario, Tutto de l'armi splendide vestito; E tre volte sonò, ne 'l muto orrore. Quindi, rompendo il magico velario Che l'edera tessea, con quell'ardito Gesto egli prese ad Oriana il cuore. Quando Amadigi con l'eterna amante Giunse a l'isola Ferma (auree ne 'l giorno Lucean le mura ed i verzieri in torno Aulivano), le porte d'adamante S'apriron mute e gravi, a 'l suon de 'l corno, Ma, lasciando Oriana a Floridante, Il Donzello del mare, almo e raggiante, Penetrò solo ne 'l divin soggiorno. Disse a la donna il bel sir di Castiglia: Ahi che troppo di te m'arse il desio! Or tu m'odi! E la trasse ai labirinti Mago ne l'aria odore di jacinti Vinse Oriana de 'l soave oblio. Ridea Lurchetto in sua faccia vermiglia.
Text Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]Total word count: 629