Come un bel dì maggio che con bacio di vento e carezzadi raggio si spegne in firmamento, col bacio io d'una rima, carezza di poesia, salgo l'estrema cima de l'esistenza mia. La sfera che cammina, per ogni umana sorte ecco già mi avvicina all'ora della morte, e forse pria che l'ultima mia strofe sia finita, m'annuncierà il carnefice la fine della vita. Sia! Strofe, ultima Dea! ancor dona al tuo poeta la sfolgorante idea, la fiamma consueta; io, a te, mentre tu vivida a me sgorghi dal cuore, darò per rima il gelido spiro d'un uom che muore.
Andrea Chénier
Opera by Umberto Giordano (1867 - 1948)
?. Come un bel dì maggio
Language: Italian (Italiano)
Text Authorship:
- by Luigi Illica (1857 - 1919)
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- FIN Finnish (Suomi) (Erkki Pullinen) , copyright ©, (re)printed on this website with kind permission
?. Nemico della Patria
Language: Italian (Italiano)
Nemico della Patria?! È vecchia fiaba che beatamente ancor la beve il popolo. Nato a Costantinopoli? Straniero! Studiò a Saint Cyr? Soldato! Traditore! Di Dumouriez un complice! E poeta? Sovvertitor di cuori e di costumi! Un dì m'era di gioia passar fra gli odi e le vendette, puro, innocente e forte. Gigante mi credea ... Son sempre un servo! Ho mutato padrone. Un servo obbediente di violenta passione! Ah, peggio! Uccido e tremo, e mentre uccido io piango! Io della Redentrice figlio, pel primo ho udito il grido suo pel mondo ed ho al suo il mio grido unito... Or smarrita ho la fede nel sognato destino? Com'era irradiato di gloria il mio cammino! La coscienza nei cuor ridestar delle genti, raccogliere le lagrime dei vinti e sofferenti, fare del mondo un Pantheon, gli uomini in dei mutare e in un sol bacio e abbraccio tutte le genti amar!
Text Authorship:
- by Luigi Illica (1857 - 1919)
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]?. Improvviso
Language: Italian (Italiano)
Colpito qui m'avete, ov'io geloso celo il più puro palpitar dell'anima. (accenna il cuore) Or vedrete, fanciulla, qual poema è la parola "Amor," qui causa di scherno! Un di all'azzurro spazio guardai profondo, e ai prati col mi di viole, piove va l'oro il sole, e folgorava d'oro il mondo; parea la Terra un immane tesor, e a lei serviva di scrigno, il firmamento. Su dalla terra a la mia fronte veniva una ca'rezza viva, un bacio. Gridai, vinto d'amor: "T'amo, tù che mi baci, divinamente bella, o patria mia!" E volli pien d'amore pregar! Varcai d'una chiesa la soglia; là un prete nelle nicchie dei santi e de la Vergine, accumulava doni... e al sordo orecchio un tremulo vegliardo invano chiedeva pane, e invan stenddea la mano! Varcai degli abituri l'uscio; un uom vi calunniava bestemmiando il suolo che l'erario a pena sazia e contro a Dio scagliava, e contro a li uomini le lagrime dei figli. In cotanta miseria la patrizia prole, che fa? Sol l'occhio vostro esprime umanamente qui, un guardo di pietà, Ond' io guardato ho a voi sì come a un angelo. E dissi: Ecco la bellezza della vita! Ma, poi, alle vostre parole! Un novello dolor, m'ha còlto in pieno petto... O giovinetta bella, d'un poeta non disprezzate il detto: Udite! Non conoscete amor, amor, divino dono, no lo schernir, del mondo anima e vita è l'Amor!
Text Authorship:
- by Luigi Illica (1857 - 1919)
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- FIN Finnish (Suomi) (Erkki Pullinen) , copyright © 2009, (re)printed on this website with kind permission
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