Come, sulla scena, un attore dilettante
Che la sua parte scorda per paura,
O come un uomo violento, di rabbia traboccante,
cui cede il cuore per l'eccessiva furia;
Così io, per la mia insicurezza, le parole ho perduto
Che del rito amoroso sono la stessa essenza,
e al colmo del mio amore sono schiacciato
dal peso stesso della sua potenza.
Siano allora i miei libri la mia sola eloquenza
E i muti messaggeri del mio parlante petto,
a supplicare amore e a cercare ricompensa
meglio di quella lingua che più e di più ha detto.
Oh! Impara a leggere ciò che l'amore con il suo silenzio dice
Ascoltare con gli occhi, al fine ingegno d'amore si addice.

S'è fatto, l'occhio mio, pittore ed ha tracciato
la tua bella figura sul quadro del mio cuore,
il mio corpo è cornice, dove quel quadro è inserito
e, se lo osservi bene, non v'è dipinto migliore.
Perché solo con sguardo d'artista puoi comprendere appieno
e riconoscere dove la tua immagine vera pende appesa,
in perfetto dipinto nella bottega del mio seno,
che ha gli occhi tuoi per vetri alla finestra.
Osserva ora come i nostri occhi si aiutino a vicenda:
Dipinto hanno i miei occhi il tuo sembiante e i tuoi per me
sono finestre al mio cuore, che attraversa
il Sole per spiare dentro, godendo nell'ammirare te.
E tuttavia all'arte dell'occhio qualcosa manca pure,
ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore.