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by Giuseppe Lipparini (1877 - 1951)

Dormiveglia
 (Sung text for setting by F. Alfano)
 See base text
Language: Italian (Italiano) 
 ... 

. . . Chi mi destò, chi mi destò nell' angolo 
remoto, chi chiamò senza parole 
ma con si lenta e lunga melodia 
il cuor dormente? 

Ecco, sei tu, sei tu, che scendi il colle, 
mentre su l'orlo della valle passano 
portati in grembo al caldo vento i nuvoli, 
e il giorno trascolora, e il cielo è pallido, 
e i lauri son più verdi nel pallore, 
e la luce del sol sembra palpabile, 
come la chioma sciolta in cui la mano 
trema, e s'oblia. 

Perchè il tuo fiato è si dolce, è si dolce? 
Parmi sentir l'odor del rosmarino 
fresco sotto la goccia di rugiada, 
quando la luna è tramontata, e il cielo 
sembra morire. 

 ... 

Non sentii mai più chiara melodia 
come quella che canta la tua bocca.
 ... 

Tu dividi col canto il tempo immemore, 
ed ogni cosa s'anima del tuo 
canto, ed è un canto tutta la tua vita: 
anche l'amore. 

Ma di' che farai quando il verno sarà torbido 
che farai quando i frutti son caduti, 
che farai quando morti sono i fiori 
sotto la brina? 

Non canterai, non canterai mai più. 

E la vita sarà come una tomba 
cui vanamente intorno i giorni scendono, 
 ... 

E il mio cuor dormirà sotto le fronde, 
dimentico oramai degli usignoli, 
e delle calde notti senza luna, 
e del tuo fiato. 

Non canterai, non canterai mai più.

Composition:

    Set to music by Franco Alfano (1876 - 1954), "Dormiveglia", 1921, copyright © 1925, stanzas 5-7,9-15 [ voice and piano ], from Sei Liriche, no. 1

Text Authorship:

  • by Giuseppe Lipparini (1877 - 1951), first published 1917

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Research team for this page: Emily Ezust [Administrator] , Andrew Schneider [Guest Editor]

This text was added to the website: 2010-11-07
Line count: 74
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