by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
Language: Italian (Italiano)
Settembre, andiamo. É tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori Lascian gli stazzi e vanno verso il mare: Scendono all'Adriatico selvaggio Che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti Alpestri, che sapor d'acqua natìa Rimanga nei cuori esuli a conforto, Che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d'avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, Quasi per un erbal fiume silente, Su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente Conosce il tremolar della marina! Ora lungh'esso il litoral cammina La greggia. Senza mutamento è l'aria. Il sole imbionda sì la viva lana Che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquìo, calpestìo, dolci romori. Ah perchè non son io co' miei pastori?
Composition:
- Set to music by Ildebrando Pizzetti (1880 - 1968), "I pastori", published 1908 [ voice and piano ], from Cinque Liriche, no. 1, confirmed with a CD booklet
Text Authorship:
- by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Ryan Bede) , "The Shepherds", copyright © 2025, (re)printed on this website with kind permission
- FRE French (Français) (Guy Laffaille) , "Les bergers", copyright © 2013, (re)printed on this website with kind permission
Researcher for this page: Robert Grady
This text was added to the website between May 1995 and September 2003.
Line count: 21
Word count: 126