Ecco, l'ora s'avvicina di veder la mia Rosina ov'è solita venir. Non vorrei che qualcheduno mi vedesse in queste spoglie... ma s'appressa un importuno che impedisce il mio gioir.
Il barbiere di Siviglia
Opera by Giovanni Paisiello (1740 - 1816)
1. Ecco, l'ora s'avvicina
Text Authorship:
- by Giuseppe Petrosellini (1727 - 1799)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]3. Scorsi già molti paesi
Scorsi già molti paesi: in Madrid io debuttai, feci un'opera, e cascai; e col mio bagaglio addosso me ne corsi a più non posso in Castiglia e nella Mancia, nell'Asturie, in Catalogna; poi passai nell'Andalusia, e girai l'Estremadura, come ancor sierra Morena: ed in fin nella Galizia; in un luogo bene accolto, in un altro in lacci avvolto; ma però di buon umore, d'ogni evento superior. (mentre Figaro canta l'aria, il Conte guarda con attenzione verso la finestra della casa di Bartolo) Col sol rasoio, senza contanti, facendo barbe tirai avanti; or qui in Siviglia fo permanenza pronto a servir vostra eccellenza; se pur io merito un tant'onor...
Text Authorship:
- by Giuseppe Petrosellini (1727 - 1799)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]8. La calunnia, mio signore
La calunnia, mio signore, non sapete che cos'è? Sol con questa a tutte l'ore si può far gran cose, affé. Questa qui, radendo il suolo, incomincia piano piano; e del volgo il vasto stuolo la raccoglie, e rinforzando passa poi di bocca in bocca, ed il diavolo all'orecchie ve la porta, e così è. La calunnia intanto cresce, s'alza, fischia, gonfia a vista: vola in aria, e turbigliona, lampeggiando stride e, tuona; e diviene poi crescendo un tumulto universale, come un coro generale, e rimedio più non v'è
Text Authorship:
- by Giuseppe Petrosellini (1727 - 1799)
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Andrew Schneider) , "Calumny, good sir", copyright © 2019, (re)printed on this website with kind permission
9. Veramente ho torto, è vero
Veramente ho torto, è vero: quando un dito s'è bruciato, coll'inchiostro risanato egli è certo ch'esser può. Se una penna tinta resta, fu cagion che su la vesta nuovo fior si disegnò. Se di carta un foglio manca, voi mi dite molto franca ch'alla figlia del barbiere un cartoccio pien di dolci in quest'oggi si mandò. Ma il dito è nero, la penna è tinta, il foglio manca: le vostre scuse mai crederò. Un'altra volta, quando ch'io sorto, con catenacci e più lucchetti, a cento chiavi vi chiuderò.
Text Authorship:
- by Giuseppe Petrosellini (1727 - 1799)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]11. Giusto ciel, che conoscete
Giusto ciel, che conoscete quanto il cor onesto sia, deh, voi date all'alma mia quella pace che non ha.
Text Authorship:
- by Giuseppe Petrosellini (1727 - 1799)
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Andrew Schneider) , "Merciful heaven, you know", copyright © 2018, (re)printed on this website with kind permission
13. Già riede primavera Sung Text
Note: this is a multi-text setting
Già riede primavera
col suo fiorito aspetto;
già il grato zeffiretto
scherza fra l'erbe e i fior.
Tornan le frondi agli alberi,
l'erbette al prato tornano;
sol non ritorna a me
la pace del mio cor.
...
Text Authorship:
- by Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (1698 - 1782), as Pietro Metastasio, "La primavera", written 1719, appears in Canzonette, no. 1
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- GER German (Deutsch) (Anonymous/Unidentified Artist)
Io piango afflitta, e sola, misera pastorella, non la perduta agnella, ma il pastorel Lindor.
Text Authorship:
- by Giuseppe Petrosellini (1727 - 1799)
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- GER German (Deutsch) (Anonymous/Unidentified Artist)
Note: there are stage directions after the above text in Paisiello's music as follows:
Ascoltando l'aria, Bartolo s'addormenta. Il Conte nel ritornello s'azzarda di prendere una mano di Rosina e di baciarla. L'emozione rallenta a Rosina la voce, che s'indebolisce e termina per mancarle in mezzo alla cadenza. L'orchestra segue il movimento della cantatrice e si tace. Alla mancanza del suono e del canto, Bartolo si risveglia e Rosina ripiglia l'aria.Research team for this page: Emily Ezust [Administrator] , Andrew Schneider [Guest Editor]
14. Vuoi tu, Rosina
(nel tempo del ritornello egli cerca grattandosi la testa, e poi canta, facendo le castagnette colle dita, e ballando sui ginocchi, come fanno i vecchi) Vuoi tu, Rosina, far compra fina d'un bello sposo, che merti, o cara, tutto l'amore? Tirsi non sono, ma ancor son buono, ed io ti giuro, quando fa scuro han tutti i gatti un sol colore: dunque, mia cara bella, prendi questo mio core.
Text Authorship:
- by Giuseppe Petrosellini (1727 - 1799)
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Researcher for this page: Andrew Schneider [Guest Editor]