by Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
Rimanete, vi prego, rimanete qui
Language: Italian (Italiano)
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Rimanete, vi prego, rimanete qui. Non vi alzate! Avete voi bisogno di luce? No. Fate che questo sogno duri ancora. Vi prego: rimanete! Ci ferirebbe forse, come un dardo, la luce. Troppo lungo è stato il giorno: oh, troppo. Ed io già penso al suo ritorno con orrore. La luce è come un dardo! Anche voi non l'amate; è vero? Gli occhi vostri, nel giorno, sono stanchi. Pare quasi che non possiate sollevare le palpebre, Su quei dolorosi occhi; E nulla, veramente, nulla è più triste De l'ombra che le ciglia immote Fanno talvolta a sommo de le gote Quando la bocca non sorride più.
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Text Authorship:
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Ottorino Respighi (1879 - 1936), "La sera", P. 125 no. 3, published 1920, from Quattro liriche, no. 3 [sung text checked 1 time]
- by Pier Adolfo Tirindelli (1858 - 1937), "Rimanete, vi prego!" [ voice and piano ], Ricordi [sung text checked 1 time]
- by Francesco Paolo Tosti (1846 - 1916), "Rimanete, vi prego, rimanete qui", alternate title: "Rimanete, vi prego, rimanete qui", lines 1-6, from La sera, no. 1 [sung text checked 1 time]
- by Francesco Paolo Tosti (1846 - 1916), "Ci ferirebbe forse, come un dardo, la luce", alternate title: "Ci ferirebbe forse", lines 7-18, from La sera, no. 2 [sung text checked 1 time]
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]
This text was added to the website between May 1995 and September 2003.
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