Così nel mio parlar voglio esser aspro come ne gl'atti questa bella pietra la qual ogn' hor impetra maggior durezza e più natura cruda, e veste sua persona d'un diaspro tal che per lui e perché ella s'arretra, non esce di faretra saetta che giamai la colga ignuda. Et elle ancide e non val c' huom si chiuda né si dilunghi da I colpi mortali che, come havesser ali, giungon'altrui e spezzan ciascun'arme perch' io non so da lei né poss'airtarme.
Ninth Book of Madrigals
Song Cycle by Luca Marenzio (c1553 - 1599)
Translated to:
English — Ninth Book of Madrigals
1. Così nel mio parlar  [sung text checked 1 time]
Text Authorship:
- by Dante Alighieri (1265 - 1321)
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Researcher for this page: John Versmoren2. Amor, i' ho  [sung text checked 1 time]
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10. Amor, i' ò molti et molt'anni pianto
mio grave danno in doloroso stile,
né da te spero mai men fere notti:
et però mi son mosso a pregar Morte
che mi tolla di qui, per farme lieto,
ove è colei ch'i' canto et piango in rime.
Text Authorship:
- by Francesco Petrarca (1304 - 1374), no title, appears in Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) , in 2. Rime In morte di Madonna Laura, no. 332
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- ENG English (A. S. Kline) , no title, copyright © 2002, (re)printed on this website with kind permission
3. Dura legge d'Amor  [sung text checked 1 time]
Dura legge d'Amor, ma benché obliqua servar conviensi, però ch'ella aggiunge di cielo in terra, universale, antiqua. Hor so come da sé il cor si disgiunge, e come sa far pace, guerra e tregua, e coprir suo dolor, quand' altri il punge. E so come in un punto si delegua, e poi si sparge per le guance il sangue, se paura o vergogna avien che'l segua. So come sta tra' fiori ascoso l'angue, come sempre fra due si vegghia e dorme, come senza languir si more e langue.
Text Authorship:
- by Francesco Petrarca (1304 - 1374), no title, from Trionfo d'Amore, lines 148-159
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Researcher for this page: John Versmoren4. Chiaro segno Amor pose  [sung text checked 1 time]
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5. Chiaro segno Amor pose a le mie rime
dentro a' belli occhi, et or l'à posto in pianto,
con dolor rimembrando il tempo lieto:
ond'io vo col penser cangiando stile,
et ripregando te, pallida Morte,
che mi sottragghi a sí penose notti.
Text Authorship:
- by Francesco Petrarca (1304 - 1374), no title, appears in Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) , in 2. Rime In morte di Madonna Laura, no. 332
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- ENG English (A. S. Kline) , no title, copyright © 2002, (re)printed on this website with kind permission
5. Se sì alto pon gir  [sung text checked 1 time]
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11. Se sí alto pôn gir mie stanche rime,
ch'agiungan lei ch'è fuor d'ira et di pianto,
et fa 'l ciel or di sue bellezze lieto,
ben riconoscerà 'l mutato stile,
che già forse le piacque anzi che Morte
chiaro a lei giorno, a me fesse atre notti.
Text Authorship:
- by Francesco Petrarca (1304 - 1374), no title, appears in Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) , in 2. Rime In morte di Madonna Laura, no. 332
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- ENG English (A. S. Kline) , no title, copyright © 2002, (re)printed on this website with kind permission
6. L'aura che'l verde Lauro  [sung text checked 1 time]
L'aura che'l verde Lauro e l'aureo crine soavemente sospirando move, fa con sue viste leggiadrette e nove l'anime da lor corpi pellegrine. Candida rosa nata in dure spine, quando fia chi sua pari al mondo trove, gloria di nostre etade? O vivo Giove, manda, prego, il mio in prima che'l suo fine. Sì ch'io non veggia il gran pubblico danno e 'l mondo rimaner senz'il suo sole, né gl'occhi miei, che luce altra non hanno, né l'alma, che pensar d'altro non vole, né l'orecchi, ch'udir d'altro non sanno senza l'oneste sue dolci parole.
Text Authorship:
- by Francesco Petrarca (1304 - 1374), no title, appears in Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) , in 1. Rime In vita di Madonna Laura, no. 246
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7. Il vago e bell'Armillo  [sung text checked 1 time]
Il vago e bell'Armillo pagava il dritto al mare con sue lagrime amare, mentre in cima d'un scoglio lagrimando sfogava il suo cordoglio. E dicea: "O beate onde, che specchi sete a tanta alma beltade, I miei sospir benigne raccogliete serbando del mio viso ogn'hora in voi l'imagine dogliosa, né la confonda il vostro moto poi, acciò quando a mirar quella ritrosa empia verrà la sua gentil sembianza, veda il mio duol che tutti gl'altri avanza."
Text Authorship:
- by Angelo Grillo (1557 - 1629), as Livio Celiano
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Researcher for this page: John Versmoren8. Solo e pensoso  [sung text checked 1 time]
Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti; E gli occhi porto per fuggire intenti Ove vestigio uman l’arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger de le genti; Perchè negli atti d’allegrezza spenti Di fuor si legge com’io dentro avampi. Sì ch’io mi credo omai che monti et piagge E fiumi e selve sappian di che tempre Sia la mia vita, ch’è celata altrui. Ma pur sì aspre vie nè sì selvagge Cercar non so, ch’Amor non venga sempre Ragionando con meco, et io co llui.
Text Authorship:
- by Francesco Petrarca (1304 - 1374), no title, appears in Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) , in 1. Rime In vita di Madonna Laura, no. 35
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- CAT Catalan (Català) (Salvador Pila) , copyright © 2017, (re)printed on this website with kind permission
- ENG English (A. S. Kline) , no title, copyright © 2002, (re)printed on this website with kind permission
- FRE French (Français) (Francisque Reynard)
- GER German (Deutsch) (Johann Baptist Mayrhofer)
Confirmed with Francesco Petrarca, Il Canzoniere con le note di Giuseppe Rigutini, rifuse e di molto accresciute da Michele Scherillo. Terza edizione, rinnovata. Ulrico Hoepli, editore libraio della real casa, Milano, 1918, page 152; and with Le Rime di Francesco Petrarca secondo la revisione ultima del poeta a cura di Giuseppe Salvo Cozzo. In Firenze, G. C. Sansoni, editore. 1904, page 37.
Spelling used by Haydn and Marenzio:Solo e pensoso i più deserti campi vo misurando a passi tardi e lenti, e gl'occhi porto per fuggir intenti dove vestigio human l'arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti, perché ne gl'atti d'allegrezza spenti di fuor si legge com' io dentr'avampi. Sì ch'io mi cred' homai che monti e piagge e fiumi e selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch'è celata altrui, ma pur sì aspre vie né si selvagge cercar non so ch'Amor non venga sempre ragionando con meco, et io con lui.
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9. Vivo in guerra  [sung text checked 1 time]
Vivo in guerra mendico e son dolente senza lei ch'è mia pac' e mio tesoro, e ne' miei gravi affanni altro ristoro che gl'inganni d'Amor non ha la mente. S' io miro in bel giardin rosa ridente, se bianco avorio, ricca perla ed oro, l'amo e sospiro, e dico: "Ella c' honoro tal' ha 'l sen, tal' ha 'l crin vago e lucente." E gl'occhi al cielo, e a lei fissando il core, mentre rimiro il sol l'alba novella godoquasi in ritratto il mio splendore. Poi la sera l'adoro in qualche stella la qual raggio tra l'atre habbia maggiore: hor chi mai vide idolatria più bella?
Text Authorship:
- by Antonio Ongaro (1569 - 1599)
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Researcher for this page: John Versmoren10. Fiume, ch'a l'onde  [sung text checked 1 time]
Fiume, ch'a l'onde tue ninfe e pastori, Inviti con soave mormorio, Col cui consiglio il suo bel crin vid' io Spesso Fillide mia cinger di fiori: S'a tuoi cristalli in sugl'estivi ardori Sovente accrebbi lagrimando un rio, Mostrami per pietà l'idolo mio Nel tuo fugace argento ond' io l'honori. Ahi, tu me 'l nieghi: io credea crudi I mari, I fiumi no: ma tu da lo splendore Ch'in te si specchia ad esser crudo impari, Prodigo a te del pianto, a lei del core, Fui lasso e sono, e voi mi siete avari, Tu della bella imago, ella d'amore.
Text Authorship:
- by Antonio Ongaro (1569 - 1599)
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Researcher for this page: John Versmoren11. Parto o non parto?  [sung text checked 1 time]
Parto o non parto? Ahi come resto se parte la corporea salma, o come parto se qui resta l'alma? E se ne l'alma è vita, come non moro se di lei son privo? o come moro s' a la pena i' vivo? Ahi fiera dipartita: come m'insegna la mia dura sorte che 'l partir de gl'amanti è viva morte.
Text Authorship:
- by Giovanni Battista Guarini (1538 - 1612)
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Researcher for this page: John Versmoren12. Credete voi ch'i' viva  [sung text checked 1 time]
Credete voi ch' i' viva pascendo il cor famelico e penoso del pensier amoroso? Ahi ch' i' ne moro perché vita e ristoro ben ho pensando, anima cara, in voi, ma quando penso poi ch' io ne son privo moro del cibo onde mi pasco e vivo.
Text Authorship:
- by Giovanni Battista Guarini (1538 - 1612)
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Researcher for this page: John Versmoren13. Crudele, acerba  [sung text checked 1 time]
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2. Crudel, acerba, inexorabil Morte,
cagion mi dài di mai non esser lieto,
ma di menar tutta mia vita in pianto,
e i giorni oscuri et le dogliose notti.
I mei gravi sospir' non vanno in rime,
e 'l mio duro martir vince ogni stile.
Text Authorship:
- by Francesco Petrarca (1304 - 1374), no title, appears in Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) , in 2. Rime In morte di Madonna Laura, no. 332
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- ENG English (A. S. Kline) , no title, copyright © 2002, (re)printed on this website with kind permission
14. La bella man vi stringo  [sung text checked 1 time]
La bella man vi stringo E voi le ciglia per dolor stringete E mi chiamate ingiusto, et inhumano, Come tutto il gioire Sia mio, costro il martire [e non vedete]1 Che se questa è la mano Che tien stretto il cor mio, giusto è il dolore Perchè stringendo lei stringo il mio core.
Text Authorship:
- by Giovanni Battista Guarini (1538 - 1612), "Mano stretta"
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View original text (without footnotes)1 Caccini: "e voi non v'accorgete"
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