Non [t'accostare]1 all'Urna, Che [il cener mio]2 rinserra, Questa pietosa terra È sacra al mio dolor. [Odio gli affanni tuoi; Ricuso i tuoi giacinti]3, Che [giovano]4 agli estinti Due lagrime, [o due]5 fior? Empia! Dovevi [allora]6 Porgermi un fil d'aita, Quando traea la vita [Nell'ansia e nei]7 sospir. A che d'inutil pianto Assordi la foresta? Rispetta un'Ombra mesta, E lasciala dormir.
6 Romanze
Song Cycle by Giuseppe Verdi (1813 - 1901)
1. Non t'accostare all'urna  [sung text checked 1 time]
Authorship:
- by Jacopo Vittorelli (1749 - 1835), no title, appears in Anacreontiche, in Ad Irene, no. 10, first published 1798
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- CAT Catalan (Català) (Salvador Pila) , copyright © 2017, (re)printed on this website with kind permission
Confirmed with Rime di Iacopo Vittorelli. Parte seconda. Bassano dalla Stamperia Baseggio 1815, page 30; with Rime di Iacopo Vittorelli. Nuova Edizione. Dall'Autore medesimo accresciuta, e unicamente approvata. Bassano dalla Tipografia Remondiniana 1806, page 123; and with Le Anacreontiche del Vittorelli. Edizione Quarta notabilmente accresciuta. In Venezia MDCCXCVIII [1798], page 25 [unnumbered].
Note: Vittorelli reworked and reordered his Anacreontiche several times. This poem is number XXI in the first edition (1798), number XIII in the 1806 edition and number X in the 1815 and subsequent editions.
1 Schubert: "t'accostar"2 Vittorelli (1798 and 1806 editions): "l'ossa mie"; Schubert: "l'osse mie"
3 Schubert: "Ricuso i tuoi giacinti, / Non voglio i tuo pianti"
4 Schubert: "giovan"
5 Schubert: "due"
6 Schubert: "allor"
7 Schubert: "In grembo dei"; Vittorelli (1798 edition): "In braccio de i"; Vittorelli (1806 edition): "Fra palpiti e"
Research team for this page: Emily Ezust [Administrator] , Richard Morris , Peter Rastl [Guest Editor]
2. More, Elisa, lo stanco poeta  [sung text checked 1 time]
More, Elisa, lo stanco poeta E l'estremo origlier su cui more È quell'arpa che un tempo l'amore Insegnava al suo spirto gentil. More pago che pura risplenda Come quella d'un angiol del cielo; Giacerà senza frale e uno stello Fiorirà tra le corde d'april. Dono estremo, per te lo raccogli Senza insano dolor, senza pianto; Una lacrima cara soltanto, Solo un vale che gema fedel. Che quest'alma già lascia le care Feste, i canti le danze, gli amori, Come un'aura che uscendo dai fiori Odorosa s'effonda nel ciel.
Authorship:
- by Tommaso Bianchi (1804 - 1834)
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- FRE French (Français) (Guy Laffaille) , "Il meurt, Élisa, le poète fatigué", copyright © 2015, (re)printed on this website with kind permission
3. In solitaria stanza  [sung text checked 1 time]
In solitaria stanza Langue per doglia atroce: Il labbro è senza voce, Senza respiro il sen. Come in deserta aiuola, Che di rugiade è priva, Sotto alla vampa estiva Molle narcisso svien. Io, dall'affanno oppresso, Corro per vie rimote, E grido in suon che puote Le rupi intenerir: Salvate, o Dei pietosi, Quella beltà celeste: Voi forse non sapreste Un'altra Irene ordir.
Authorship:
- by Jacopo Vittorelli (1749 - 1835), no title, appears in Anacreontiche, in Ad Irene, no. 4
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Emily Ezust) , copyright © 2019
- FRE French (Français) (Guy Laffaille) , "Dans une pièce solitaire", copyright © 2015, (re)printed on this website with kind permission
- GER German (Deutsch) (Bertram Kottmann) , "In einer einsamen Kammer", copyright © 2015, (re)printed on this website with kind permission
4. Nell'orror di notte oscura  [sung text checked 1 time]
Nell'orror di notte oscura, Quando tace il mondo intier, Del mio bene in fra le mura Vola sempre il mio pensier. E colei che tanto adoro Forse ad altri il cor donò; Ciel, per me non v'ha ristoro, Io d'ambascia morirò. Quando in terra il giorno imbruna Il mio spirto apparirà Ed il raggio della luna Fosco fosco si vedrà. D'un amante moribondo, D'un tradito adorator, Udirà l'intero mondo Il lamento del dolor. E d'amore nella storia Sarà scritto ognor così: Maledetta la memoria Di colei che lo tradì!
Authorship:
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- FRE French (Français) (Guy Laffaille) , "Dans l'horreur d'une nuit sombre", copyright © 2015, (re)printed on this website with kind permission
5. Perduta ho la pace  [sung text checked 1 time]
Perduta ho la pace, ho in cor mille guai; Ah, no, più non spero trovarla più mai. M'è buio di tomba ov'egli non è; Senz'esso un deserto è il mondo per me. Mio povero capo confuso travolto; Oh misera, il senno, il senno m'è tolto! Perduta ho la pace, ho in cor mille guai; Ah, no, più non spero trovarla più mai. S'io sto al finestrello, ho gl'occhi a lui solo; S'io sfuggo di casa, sol dietro a lui volo. Oh, il bel portamento; oh, il vago suo viso! Qual forza è nei sguardi, che dolce sorriso! E son le parole un magico rio; Qual stringer di mano, qual bacio, mio Dio! Perduta ho la pace, ho in cor mille guai; Ah, no, più non spero trovarla più mai. Anela congiungersi al suo il mio petto; Potessi abbracciarlo, tenerlo a me stretto! Baciarlo potessi, far pago il desir! Baciarlo! e potessi baciata morir.
Authorship:
- by Luigi Balestra (1808 - 1863)
Based on:
- a text in German (Deutsch) by Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832), no title, appears in Faust, in Der Tragödie erster Teil (Part I), first published 1790
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Researcher for this text: Emily Ezust [Administrator]6. Deh, pietoso, oh Addolorata  [sung text not yet checked]
Deh, pietoso, oh Addolorata, China il guardo al mio dolore; Tu, una spada fitta in core, Volgi gl'occhi desolata Al morente tuo figliuol. Quelle occhiate, i sospir vanno Lassù al padre e son preghiera Che il suo tempri ed il tuo affanno. Come a me squarcin le viscere Gl'insoffribili miei guai E dell'ansio petto i palpiti Chi comprendere può mai? Di che trema il cor? Che vuol? Ah! tu sola il sai, tu sol! Sempre, ovunque il passo io giro, Qual martiro, qual martiro Qui nel sen porto con me! Solitaria appena, oh, quanto Verso allora, oh, quanto pianto E di dentro scoppia il cor. Sul vasel del finestrino La mia la crima scendea Quando all'alba del mattino Questi fior per te cogliea, Chè del sole il primo raggio La mia stanza rischiarava E dal letto mi cacciava Agitandomi il dolor. Ah, per te dal disonore, Dalla morte io sia salvata. Deh, pietoso al mio dololre China il guardo, oh Addolorata!
Authorship:
- by Luigi Balestra (1808 - 1863)
Based on:
- a text in German (Deutsch) by Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832), no title, written 1772-75, appears in Faust, in Der Tragödie erster Teil (Part I), first published 1790
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Available translations, adaptations or excerpts, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Mario Giuseppe Genesi) , "Oh, with mercy, Oh Woman of Griefs", copyright ©, (re)printed on this website with kind permission
- FRE French (Français) (Guy Laffaille) , "Oh, aie pitié, ô femme de douleurs", copyright © 2015, (re)printed on this website with kind permission